Sostituzioni - Federico Truzzi | Official Website
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TEORIA – Sostituzioni

Sostituzioni Diatoniche

 

Gruppi Armonici

  Armonizzazione_quadriadi  

Possiamo notare che all’interno del I, IV e V grado troviamo tutte le note che appartengo alla scala maggiore e quindi, se si volesse armonizzare una qualunque melodia costruita sulla scala maggiore, bastano questi tre accordi. Definiamo quindi gli accordi principali come il I, IV e il V grado, mentre gli accordi secondari saranno il II, III, VI, VII grado.

I gradi della scala maggiore si possono raggruppare in tre gruppi:

Gruppo di Tonica

Gruppo di Sottodominante

Gruppo di Dominante

Ad ogni gruppo creato appartengo diversi accordi secondari che hanno delle relazioni con gli accordi principali (in particolare la quantità di note che hanno in comune).

 

GRUPPO DI TONICA

Gruppo_tonica 

Formato dal I, III, VI grado (tonica, mediante e sottodominante).

 

GRUPPO DI SOTTODOMINANTE

 Gruppo_sottodominante

Formato dal II e dal IV grado (sopratonica e sottodominante)

 

GRUPPO DI DOMINANTE

 Gruppo_dominante

Formato dal V e dal VII grado (dominante e sensibile)

I gradi appartenenti a ciascun gruppo possono essere scambiati tra loro per cercare di ottenere colori diversi.

Per esempio un I, IV, V può essere sostituito come : I, II, V oppure I, IV, VII oppure III, IV, V, etc..

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Sostituzioni Cromatiche

 

Dominanti Secondarie

Si definisce dominate secondaria un’accordo di dominante che determina la modulazione passeggera ad un grado diverso dal primo della tonalità principale. Prendono il nome di dominante secondaria perché, nonostante siano costruite sul V della tonalità di passaggio, non vengono percepite come vere e proprie modulazioni perché tornano alla tonalità originale all’istante.

Partendo dal concetto di cadenza perfetta (V-I) proviamo a costruire questo schema all’interno dei gradi della tonalità di C e definiamo le dominanti per ognuno di esso:

A7 = V7/ II (Dm7)

B7 =  V7/ III (Em7)

C7 =  V7/ IV (Fmaj7)

D7 =  V7/ V (G7)

E7 =  V7 / VI (Am7)

Le dominanti secondarie hanno caratteristiche comuni:

  1. Non sono costruite in modo diatonico, ovvero all’intero dell’accordo c’è sicuramente una nota che non appartiene alla tonalità primaria
  2. Devono risolvere una quinta sotto su un’accordo della tonalità
  3. La fondamentale di questi accordi deve appartenere alla tonalità primaria. Ciò comporta che la dominante del VII non può essere considerata come dominante secondaria: per esempio in C, che il VII dovrebbe risolvere sul B semidim, la dominante secondaria dovrebbe essere il F#7 la cui fondamentale non è concepita nella tonalità di C.

Esempio:

In un normalissimo giro armonico (I-VI-II-V) per esempio in C, troviamo gli accordi :

C  Am  Dm  G7

Da qui possiamo decidere di far cadere una dominante secondaria su G7 sostituendo così Dm con D7 (V grado di G). G7 risolverà di nuovo su C. Il giro quindi sarà così:

C  Am  D7  G7

Esempio:

Prendiamo d’esempio questo giro armonico (abbastanza noto nel jazz):

Am7  D7  Gm7  C7

A un primo sguardo potrebbe sembrare una sequenza di II-V prima in G poi in F: in realtà si tratta di una sostituzione del Dm7 (VI di F) con una dominante secondaria. Tutto questo quindi ci porta alla tonalità di F (D7 risolve sul Gm7) ottenendo così un III-VI-II-V.

Quando si incontra un passaggio armonico con una dominante secondaria bisogna stare molto attenti a quale scala si può utilizzare cercando di scegliere sempre il modo “giusto” da far suonare. Per esempio in C:

– sul I C7  –C E G Bb – si può usare tranquillamente C misolidio (C D E F G A Bb) e si risolve sul IV, ovvero sul F.

– sul II D7 – D F# A C – si può usare tranquillamente D misolidio (D E F# G A B C)

– sul III E7 – E G# B D – Si aggiunge un G# e la scala che si può utilizzare è E frigio-dominante (V grado della minore armonica di A) e risolve sul Am (oppure su A7, ma comunque sul VI). Frigio-dominante è caratterizzato da 2b, 3maggiore, 6b e 7b.

– sul IV F7 – F A C Eb – e la scala è Do min melodica (C D Eb F G A B) ovvero F lidio-b7. Questa scala deriva dal IV grado della scala minore melodica.

– sul VI A7 – A C# E G – Si può utilizzare la scala Misolidio 6b (V grado della minore melodica, in questo caso di D) e risolve sul Dm (o sul II). La scala diventa A B C# D E F G. Si chiama misolidio-b6 e va risolvere sul II (sul REm).

– sul VII B7 – B D# F# A – Anche in questo caso la scala diventa frigio-dominante (nel caso presente è la minore armonica di E). La scala diventa B C D# E F# G A B. Situazione un po anomala perché la doppia alterazione (F# e D#) tende ad allontanare troppo dalla tonalità d’impianto, è più facile  quindi trovare solo il Bm (una sola alterazione, F#) oppure un B7/5b (anche qui una sola alterazione oovero il D#).

Riassumendo, per la tonalità di C maggiore avremmo (costruendo un dominante su ogni grado):

I – C7 – C misolidio (F magg)
II – D7 – D misolidio (G magg)
III – E7 – E frigio-dominante (A min arm)
IV – F7 – F lidio-b7 (C min mel)
V – G7 – G misolidio (C maggiore, guardacaso)
VI – A7 – A misolidio-b6 (D min mel)
VII – B7 – B frigio-dominante (E min arm)

 

Sostituzione di tritono (dominante cromatica)

Definizione:

La sostituzione di tritono si può fare su accordo dominante con un accordo che lo accomuna per lo stesso tritono: per esempio in G7 è formato da B-F che, rivoltandolo, sarà presente in Db7 come F-Cb. E’ una sostituzione che si può fare sostituendo un accordo di dominante con un accordo sempre di dominante la cui tonica è precisamente una quinta diminuita dell’accordo sostituito.

Esempio:

G7  C  Da questo otteniamo  Db7  C

Sommando i due accordi di dominante (per esempio G7 + Db7) ci troveremo un accordo di dominante alterato con 9b e 11b, cioè G7(9b)(11b).

Da notare che inserito in una progressione Dmin7-G7-Cmaj7, diventerebbe Dmin7-Db7-Cmaj7, notiamo subito il movimento cromatico del basso da cui deriva il nome dominante cromatica.

Spesso nelle progressioni si usa dire eseguiamo una caduta di dominanti, cosa significa? Adesso, con l’introduzione delle dominanti secondarie possiamo capirla. Avviene con una successione di dominanti che si muovono risolvendo sempre o una quarta giusta sopra u una quinta giusta sotto, trovando stabilità solo quando verrà introdotto l’accordo che riconferma la tonalità della dominante precedente.

B7   E7   A7   D7  G7  Cmaj7

In più con l’introduzione della sostituzione di tritono la caduta di dominanti cambia, con una caduta cromatica.

B7  Bb7   A7  Ab7  G7   Gb7   F7  Bbmaj7

 

Accordo diminuito

Definizione:

L’accordo diminuito (settima di quinta specie) può essere utilizzato come sostituzione di dominante o come accordo di passaggio (o di scivolamento).

L’accordo diminuito ha le stesse caratteristiche di un accordo di dominante con l’aggiunta di una 9b: per esempio se dovessimo fare un passaggio V-I come G7-Cmaj7 possiamo sostiturlo con B°-Cmaj7 dove il  B° non è altro che un G7(9b) senza tonica. L’accordo diminuito, per la sua simmetria, può essere preso in posizione di rivolto mantenendo sempre le stesse caratteristiche: il B° equivale ad un Db°, oppure un E°, oppure un G°. Questa cosa ci permette di avere ben 4 accordi diversi utili anche a cambi di tonalità.

Dmin7  B°  Cmaj7

Lo stesso principio può essere applicato ad un a triade aumentata che in genere viene messa al posto dell’accordo di dominante. Visto che è simmetrica possiamo inserirla dopo un G7 ( quinto di un da maggiore) ed avere un G7, B7 che modulerà a Emaj7 ( primo di una nuova tonalità).

L’accordo diminuito come accordo di passaggio viene essenzialmente utilizzato per unire due accordi, spesso a distanza di tono e discendenti, dove la spiegazione di un diminuito come dominante non può trovare posto.

Dmin7  Db°  Cmaj7

In questo caso unisce i due accordi ed in più viene scelto per ottenere un movimento cromatico del basso.

 

EXTRA

Un accordo di 7/9b è uguale a un accordo diminuito un semitono sopra (e quindi anche a tutti i suoi rivolti).

c7/9b=Dbdim=Edim=Gdim=Bbdim

Un accordo di dominante con 4sus è uguale alla triade maggioro un tono sotto con al basso la 9M.

c7/9sus4=Bb/C